Le città stanno abbracciando l’idea di limitare la velocità a 30 km/h, con la motivazione principale che questa misura porterebbe a una drastica riduzione degli incidenti stradali e a un impatto positivo sull’ambiente. Un dossier autorevole, come riportato dal Corriere della Sera, sottolinea che la limitazione della velocità nelle grandi città non solo salva vite umane ma contribuisce anche a ridurre il livello di inquinamento atmosferico. Portando a una migliore qualità dell’aria e a benefici per la salute pubblica.
Sicurezza stradale e il caso della città di Olbia
Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha introdotto il limite di 30 km/h già nel 2021, rendendo la città sarda un esempio nazionale. Nizzi sostiene che la riduzione della velocità ha cambiato la tipologia degli incidenti, passando da quelli causati principalmente dalla velocità a quelli ora legati più spesso a distrazioni o mancato rispetto delle precedenze. Questa transizione, secondo Nizzi, è stata chiave per migliorare la sicurezza stradale. Il sindaco ha enfatizzato l’importanza della misura, affermando da medico e ortopedico che a 50 km/h si muore, mentre a 30 km/h si prevengono tragedie.
Impatto ambientale e esperienze internazionali
La decisione di Olbia di limitare la velocità trova ispirazione dalla Spagna, dove il limite di 30 km/h è in vigore dal giugno 2021. Le città spagnole, così come Olbia, testimoniano miglioramenti significativi nella qualità della vita, con meno smog, meno caos e un’atmosfera più tranquilla. Oltre a Olbia, numerose città italiane stanno prendendo in considerazione l’adozione di questo limite, tra cui Milano, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e contribuire alla lotta contro l’inquinamento atmosferico. La strada verso limiti di velocità più bassi sembra essere un passo significativo verso città più sicure e sostenibili.