La recente modifica apportata da Meta risponde agli obblighi del Digital Markets Act (DMA) europeo, un regolamento dell’Unione Europea volto a contrastare gli abusi di posizione dominante da parte delle grandi piattaforme digitali designate come “gatekeeper“. La legge entrerà in vigore il 6 marzo, spingendo aziende come Meta a prepararsi per rispettarne gli obblighi.
Gli utenti di Facebook e Instagram nell’Unione Europea, nello Spazio Economico Europeo e in Svizzera riceveranno notifiche nelle prossime settimane, offrendo loro la possibilità di decidere se permettere o meno a queste piattaforme di condividere i dati che hanno su di loro. La scelta si concentrerà sulla gestione delle informazioni tra account Instagram e Facebook.
Meta offre due opzioni principali: la prima consente agli utenti di continuare a collegare i loro account attraverso il “Centro gestione account“, permettendo l’utilizzo delle informazioni in entrambi gli account. La seconda opzione permette agli utenti di gestire le informazioni separatamente, comportando alcune limitazioni come la perdita della possibilità di condividere post tra le due piattaforme, la visualizzazione di meno contenuti personalizzati e annunci pubblicitari meno pertinenti.
Per quanto riguarda Messenger, Meta offre agli utenti la possibilità di creare un account separato da quello di Facebook per l’utilizzo della piattaforma di messaggistica. Tale separazione implica una gestione indipendente dei dati tra i due servizi.
Le modifiche riguardano anche Facebook Marketplace. Se gli utenti scelgono di separare i dati del Marketplace da Facebook, le comunicazioni tra venditori e acquirenti avverranno tramite e-mail anziché attraverso Messenger.
Le conseguenze si estendono a Facebook Gaming: gli utenti che separano le informazioni da Facebook non potranno più giocare in modalità multiplayer, ma solo su alcuni titoli in single-player.
Questo approccio di separazione delle informazioni tra vari servizi mira a garantire una concorrenza più equa, impedendo alle aziende gatekeeper, come Meta e Google, di sfruttare un vantaggio competitivo attraverso la combinazione delle informazioni degli utenti. Google ha già implementato modifiche simili, dando agli utenti la possibilità di separare le informazioni tra vari servizi, con tali cambiamenti in vigore dal 6 marzo.
Questa mossa di Meta rispecchia la necessità di adattarsi alle nuove normative europee, cercando di bilanciare la privacy degli utenti con la loro esperienza sulle piattaforme digitali.