L’azienda statunitense SpaceX, che amministra Starlink, ha collaborato con l’operatore telefonico T-Mobile per effettuare un primo test che servirà a coprire aree aperte. I satelliti di Starlink proprietà di SpaceX, avrebbero permesso a due smartphone di scambiarsi i primi messaggi di testo, durante un primo test avviato da T-Mobile e SpaceX. Il servizio “Direct to Cell” serve a coprire le zone in cui, per svariati motivi, la connettività stabile è assente.
In una nota scritta da SpaceX è stato detto che: “Connettere i telefoni cellulari ai satelliti crea diversi ostacoli importanti per il raggiungimento del risultato. Per esempio, le torri di rete mobile terrestre sono stazionarie, mentre in una rete satellitare si muovono a decine di migliaia di miglia orarie relativamente alla posizione degli utenti sulla Terra”.
L’azienda statunitense ha aggiunto anche che “i cellulari sono straordinariamente difficili da connettere ai satelliti che si trovano a centinaia di chilometri di distanza, considerando la bassa capacità di trasmissione delle antenne cellulari”.
Grazie al servizio di connettività mobile di Starlink, in futuro sarà garantita la possibilità di telefonare e di connettere i dispositivi IoT(Internet of Things).
Lo stesso Elon Musk ha sottolineato che il sistema di Starlink non è progettato per sostituire la rete terrestre. Visto che offre una larghezza di banda di circa 7 megabit al secondo, è stata pensata per coprire grandi zone sprovviste di una connettività mobile. I primi sei satelliti di Starlink compatibili con il servizio Direct to Cell sono stati mandati in orbita pochi giorni fa.