Da qui a poco tempo, YouTube, l’azienda di punta per quanto riguarda lo streaming di video online, ha deciso di rallentare il proprio sito verso gli utenti che usufruiscono servizi di aggiramento delle pubblicità, come per esempio Adblocker.
Questa recente ondata di rallentamenti ha avuto un impatto devastante verso migliaia di utenti utilizzatori, che si trovano quasi costretti davanti a un bivio, o quello di disattivare l’AdBlock o di esercitare il pagamento dell’abbonamento per YouTube Premium.
YouTube, perché questa scelta
YouTube ha voluto attuare una volta per tutte questa decisione per una serie svariata di motivi:
- Gli AdBlocker sono una vera e propria minaccia per i ricavi dell’azienda
- Gli annunci sul sito riguardano una parte molto considerevole delle entrate
- Negli ultimi anni si è assistiti ad un aumento esponenziale nell’utilizzo di questi metodi di aggiramento
Utilizzando questi metodi di aggiramento si crea indubbiamente un danno economico gravissimo, anche perché la trasmissione di pubblicità rappresenta una forma di reddito molto importante.
Altre novità in arrivo
Sempre restando in tema pubblicità, YouTube vuole inserire un ulteriore modifica andando a cambiare quello che è il tradizionale metodo di inserimento degli AD. Da quanto trapelato, sembra che si andrà ad assistere ad una diminuzione della quantità di spot pubblicitari mandati, ma con un conseguente aumento della durata totale. Questa decisione ideata dalla multinazionale Google, è stata ben studiata e voluta per migliorare il più possibile l’esperienza nello streaming video verso gli utenti.
Secondo uno studio recentemente condotto, circa l’80% degli utenti preferirebbe veder trasmessi gli annunci pubblicitari raggruppati piuttosto che spezzettati lungo il video, anche a costo di un aumento della durata.