Nonostante i benefici evidenti, infatti, è essenziale esaminare attentamente i rischi associati all’utilizzo della CIE. Uno di questi rischi è rappresentato dal potenziale uso improprio delle informazioni personali raccolte attraverso la carta. Le tecnologie di identificazione digitale condividono somiglianze con quelle utilizzate dai social media, come Instagram e Facebook. Questo rende la CIE suscettibile ad attacchi da parte di hacker
che potrebbero manipolare le informazioni per scopi malevoli, come il monitoraggio o la persecuzione di gruppi di individui. Non è una novità che gli hacker informatici siano in grado di superare, con le proprie capacità, anche i sistemi di sicurezza più avanzati. Ancor di più oggi, con lo sviluppo della tecnologia, aumentano le modalità che questi cybercriminali possono utilizzare per perseguire i propri scopi.Pertanto, è cruciale adottare misure robuste per proteggere la privacy degli utenti e prevenire un uso improprio delle informazioni contenute nella CIE. Il consenso individuale e la gestione accurata dei dati personali sono di primaria importanza per evitare abusi e garantire che la CIE sia uno strumento sicuro e affidabile.
Per mitigare questi rischi, è fondamentale implementare protocolli di sicurezza avanzati e tenerli costantemente aggiornati. Inoltre, è necessario garantire un adeguato coinvolgimento degli utenti nel processo decisionale riguardo alla gestione dei loro dati personali. Solo attraverso un approccio unificato e attento verso la sicurezza e la privacy sarà possibile massimizzare i benefici della Carta d’Identità Elettronica, offrendo nel contempo una protezione efficace contro possibili minacce e abusi.