L’Orologio dell’Apocalisse, un simbolo potente che rappresenta la vicinanza del genere umano alla distruzione, sta per vedere annunciato il suo nuovo “tempo”. Questo orologio ipotetico, gestito dal Bulletin of the Atomic Scientists (BAS), attualmente segna solo 90 secondi alla mezzanotte, il più vicino alla distruzione totale che ci sia mai stato.
Orologio dell’Apocalisse: quanto manca alla fine?
Il countdown simbolico dell’orologio tiene conto di una varietà di minacce esistenziali globali. L’anno scorso, l’avvicinamento di 10 secondi rispetto all’anno precedente è stato influenzato da una “tempesta perfetta” di pericoli che includono il rischio di guerra nucleare, i cambiamenti climatici e le conseguenze non regolamentate delle tecnologie emergenti. Quest’anno, la diretta YouTube del BAS rivelerà se l’orologio si sposterà ancora più vicino alla mezzanotte, un segnale inquietante della crescente gravità delle minacce globali.
Il comitato del BAS, composto da scienziati e esperti di politica, valuta annualmente fattori come il potenziale di conflitti nucleari, che rimane una preoccupazione costante, soprattutto con la guerra in corso in Ucraina e le tensioni geopolitiche in aumento. Inoltre, i cambiamenti climatici continuano a provocare effetti devastanti, con un impatto crescente sulle vite umane e sugli ecosistemi.
Un’altra considerazione importante è il rapido sviluppo di tecnologie come l’intelligenza artificiale (IA) e la biotecnologia. Sebbene queste tecnologie offrano benefici significativi, la mancanza di adeguati controlli e regolamentazioni solleva preoccupazioni per la sicurezza e l’etica. Rachel Bronson, presidente e CEO del BAS, sottolinea che, nonostante ci siano progressi in vari settori, inclusi la diplomazia nucleare e le energie rinnovabili, questi sforzi non procedono con la rapidità necessaria per allontanare l’umanità dalla potenziale catastrofe.
Insomma, la posizione dell’Orologio dell’Apocalisse nel 2024 sarà un riflesso dell’attuale stato globale delle minacce esistenziali e servirà come un monito per una maggiore urgenza e azione collettiva per affrontare queste sfide cruciali.