Il Digital Markets Act europeo ha detto la sua su Apple, imponendo che la grande mela dovrà “aprire” Apple Pay anche per le altre aziende. Ciò porterà ad una separazione dell’App Store, creando la versione europea (dove saranno consentiti i marketplace alternativi e il sideloading) e la versione per il resto del mondo.
Il cambiamento sostanziale sta nella tecnologia NFC, resa accessibile a compagnie terze da Apple, come affermato dall’ultima dichiarazione rilasciata a Reuters. “Ci siamo impegnati a garantire agli sviluppatori terze parti nello Spazio Economico Europeo un’opzione che permetta loro di usare la tecnologia NFC degli iPhone per effettuare pagamenti contactless utilizzando le proprie app per iOS, separate da Apple Pay e da Apple Wallet“. Rendendola semplice, adesso i competitor di applicazioni come Apple Pay, presenti su Android, funzioneranno anche anche sui dispositivi marchiati Mela.
Apple apre le porte ad applicazioni di terze parti per il pagamento contactless su richiesta dell’Europa
Lo sblocco della tecnologia NFC è una vera e propria rivoluzione, a causa delle passate limitazioni che permettevano l’esecuzione di transazioni contactless solamente con l’app Wallet. Si deduce, quindi, che il grande marchio con la Mela Morsicata, era riuscita a creare una sorta di monopolio sugli acquisti con i suoi dispositivi. Qualche spoiler arrivava già da dicembre, grazie alle varie dichiarazioni di Apple, che affermavano la prontezza dell’azienda nello sblocco dei chip.
Come sottolineato prima, adesso le varie app di banche potranno offrire il loro servizio di pagamenti contactless direttamente dalle proprie piattaforme. Ciò porterà, così, ad una diretta competizione tra app di terze parti e il Wallet. Al momento del lancio, però, sarà reso accessibile l’NFC solamente per gli iPhone rilasciati in Europa.