Il Comune di Trento, di recente, è stato colpito da una multa di 50.000 euro a causa di gravi violazioni della privacy dei cittadini, derivanti dall’utilizzo improprio dell‘intelligenza artificiale. Questo caso rappresenta un monito significativo sui rischi connessi all’impiego non regolamentato delle tecnologie avanzate, sottolineando la necessità di norme chiare e pratiche etiche nel campo dell’IA.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha esaminato attentamente due progetti di ricerca, Marvel e Protector, in cui il Comune di Trento era coinvolto.
Si parla, non a caso, di uso improprio dell’intelligenza artificiale in
quanto sembra vi sia stata una totale mancanza del rispetto della privacy dei cittadini.Il Garante ha condannato le modalità massive e invasive di trattamento adoperate. Sottolineando i significativi rischi posti ai diritti e alle libertà degli individui, inclusi quelli di rango costituzionale. La multa inflitta è un segnale forte. Essa evidenzia che le istituzioni devono adottare misure rigorose per prevenire l’abuso delle tecnologie avanzate garantire un trattamento etico e responsabile dei dati personali.