Non è di certo una novità, ma WhatsApp è la leader indiscussa per quanto riguarda la messaggistica globale, grazie alle sue innumerevoli funzionalità. Tutto ciò non significa però che sia perfetta nel suo complesso; infatti, come ogni cosa che esista, possono anche esserci presenti differenti problemi.
WhatsApp, cosa sta accadendo
Ci stiamo riferendo di preciso per quanto riguarda la problematica della Privacy, ormai divenuta un tema centrale nella società d’oggi tempo. L’app verde di messaggistica infatti, non è esente da eventuali attacchi che possano mettere a rischio la privacy di tutti gli utenti fruitori del servizio.
Una prova a favore indubbiamente arriva proprio da Tal Be’ery, cofondatore di ZenGo, che in un recente post su Medium ha spiegato il come l’aggiunta del supporto per più dispositivi, ma soprattutto anche il nuovo client-fanout, abbia contribuito ad un peggioramento del sistema di WhatsApp per quanto riguarda la sicurezza.
Qui sotto citato, alcuni spezzoni delle sue dichiarazioni:
“WhatsApp espone, per progettazione, alcune informazioni sui dispositivi utilizzati dai suoi utenti a ciascun utente della piattaforma e non mette a disposizione nessun controllo o impostazione o configurazione per permettere agli utenti di controllare questa esposizione. Questo potrebbe consentire agli aggressori di ottenere alcune informazioni necessarie sulle loro vittime, come coloro che cambiano i loro dispositivi mobili e l’esistenza di “dispositivi collegati”.
Questo problema di privacy non è passato di nascosto sotto gli occhi di Meta, che si è voluta subito informare sull’accaduto, e, nonostante le ultime dichiarazioni di Tal Be’ery, ha ritenuto che la suddetta segnalazione non rientrava nel programma Bounty di Meta.