I membri del Parlamento europeo puntano ad introdurre cambiamenti che permetteranno agli artisti produttori di contenuti musicali, di emergere in modo più veloce ed efficiente. Si è alla ricerca, quindi, di un modo che permetta a tutti gli autori di essere accreditati e pagati equamente, indipendentemente dalla loro grandezza e importanza.
Per come sono impostati al momento, i servizi streaming come Apple Music e Spotify funzionano totalmente in modo opposto. Le tariffe dei diritti d’autore, infatti, spingono gli artisti ad accettare compensazioni inferiori o nulle in cambio di visibilità su queste piattaforme. Tuttavia, gli algoritmi attuali preferiscono gli artisti di grande successo e trascurano, rendendo la carriera difficile per gli autori emergenti. Per questo il Parlamento Europeo vuole che ci sia una maggiore trasparenza sugli algoritmi
. Richiede, infatti, che venga rivelato il modo in cui vengono generati i suggerimenti e come gli artisti vengono proposti. O perlomeno, viene richiesta una accessibilità facilitata ad opere musicali di autori ancora in crescita su queste piattaforme. Inoltre i membri del Parlamento Europeo richiedono anche una maggiore valutazione sull’Intelligenza Artificiale. Avendo fatto diversi passi nel settore musicale, anche la regolamentazione sull’utilizzo dell’IA dovrebbe essere migliorata.Al momento sono 532 i voti favorevoli a questa indagine da parte dell’UE, e sembrerebbe che anche il Regno Unito si sia mosso nella stessa direzione. Sembrerebbe infatti che stia indagando sugli effetti degli algoritmi sugli utenti e di come influenzano le loro abitudini di ascolto. Nel corso del 2024 vedremo quali cambiamenti verranno apportati, anche perché i Servizi di Streaming musicali rappresentano il punto di accesso a milioni di brani in tutto il mondo.