I social media sono impregnati di discussioni su questi episodi. Influenzati da questa risonanza mediatica, gli atti di danneggiamento continuano a verificarsi. Nelle ultime 24/48 ore, cinque autovelox sono stati distrutti: tre in Liguria (Vezzano Ligure, Ceparana e Bolano), e due in Emilia Romagna (nel ravennate e nel modenese).
Un altro caso di danneggiamento di un autovelox nel ravennate ha coinvolto il Comune di Borrello. Il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza, ha dichiarato che ignoti hanno tagliato il palo che sorreggeva l’apparecchio sulla via Borello. Il sindaco ha sottolineato l’importanza dell’autovelox nel raggiungimento degli obiettivi di rispetto dei limiti di velocità e sicurezza stradale, dettagli che rendono questi casi ancor più condannabili
e pericolosi. Insieme al sindaco, l’intera comunità ha denunciato l’atto e ha apertamente e fermamente condannato questo tipo di azioni. Questo non è stato l’unico caso in zona, infatti, un altro autovelox era stato danneggiato a Osteria, sempre nelle vicinanze di Ravenna.Le autorità dei Comuni coinvolti, si sono espressi subito contro questi atti. Il sindaco di Bolano, Battilani, ha dichiarato che si tratta di un reato oltre che di un’azione ingiustificata, sottolineando che non cambia nulla rispetto ai limiti di velocità già previsti nelle strade, i quali devono essere rispettati. Anche Massimo Bertoni, sindaco di Vezzano Ligure, ha condannato questi atti, definendoli non solo vandalici, ma anche delinquenziali. Entrambi i sindaci, inoltre, si sono dichiarati impegnati ad individuare le responsabilità dietro la distruzione degli autovelox.
È cruciale ribadire che questi atti sono da considerare vandalici, contrari alla legge e assolutamente da non imitare. La comunità e le autorità locali sono determinate a perseguire coloro che commettono tali gesti illegali e dannosi per la sicurezza stradale.