La ricerca di vita su Marte può suscitare entusiasmo, ma alcuni filosofi e scienziati suggeriscono che tutto ciò potrebbe portare anche ad esiti inattesi. Questo se prendiamo in considerazione il Paradosso di Fermi e l’ ipotesi del Grande Filtro.
Il Paradosso di Fermi sottolinea la mancanza di contatti con civiltà extraterrestri nonostante l’ampia probabilità di vita nell’universo. Questo solleva l’interrogativo se ci troviamo prima o dopo un evento critico nel percorso evolutivo delle civiltà aliene.
L’ipotesi del Grande Filtro suggerisce che qualcosa impedisce alle civiltà aliene di colonizzare la galassia prima di lasciare il loro sistema solare. Se abbiamo già superato questo filtro, potremmo essere un’eccezione. Ciò significherebbe che se il Grande Filtro è ciò che ci aspetterà nel nostro futuro, potremmo essere destinati a estinguerci prima di esplorare lo spazio.
A tal proposito, Nick Bostrom, professore di filosofia a Oxford, sostiene che trovare prove di vertebrati su Marte sarebbe devastante.
Suggerendo che il Grande Filtro potrebbe ancora attendere nel nostro futuro. Al contrario, egli sottolinea che la speranza di riuscire a trovare prove di vita extraterrestre non porti a risultati positivi. Trovare forme di vita semplici potrebbe indicare che il Grande Filtro avverrà successivamente, mentre la scoperta di vita multicellulare restringerebbe ulteriormente il punto critico.La speranza di Bostrom è che le sonde spaziali troveranno solo rocce morte, mantenendo viva la possibilità di un futuro promettente per l’umanità.
Dunque, mentre esistono diverse spiegazioni al Paradosso di Fermi, trovare le fasi sbagliate della vita su Marte potrebbe essere la peggiore notizia possibile. La ricerca sulla vita extraterrestre potrebbe non solo rivelare la presenza o l’assenza di altri esseri nell’universo ma anche delineare il destino stesso dell’umanità.