Con l’avanzare dell’esplorazione spaziale e l’ipotesi sempre più concreta di viaggi verso Marte, la questione dell’esposizione prolungata degli astronauti alle radiazioni cosmiche diventa un tema cruciale. In particolare, l’eventualità di un viaggio verso Marte impone la necessità di trovare soluzioni efficaci per mitigare l’impatto delle radiazioni sulle persone.
Sulla Terra, siamo beneficiari di una protezione parziale dagli effetti dannosi della luce solare grazie a diversi elementi come gli strati atmosferici, le nuvole e il campo magnetico terrestre. L’equipaggio a bordo dell’ISS (Stazione Spaziale Internazionale) si trova al di sopra dell’atmosfera, risultando esposto in modo più significativo. La proposta di utilizzare l’ossido di zinco, componente chiave delle creme solari, emerge come una possibile soluzione a questa sfida.
Le radiazioni di maggiore preoccupazione nello spazio sono gli ultravioletti (UV), tra cui i raggi UVA, penetranti e non assorbiti dallo strato di ozono, i raggi UVB, più intensi ma con maggiore difficoltà a raggiungere la superficie terrestre, e i raggi UVC, completamente assorbiti dall’atmosfera.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli astronauti nello spazio sono generalmente ben protetti da diverse barriere e non necessitano spesso di creme solari. Le finestre della ISS, ad esempio, sono schermate dalle radiazioni UV, così come i visori in plastica delle tute spaziali.
Le radiazioni cosmiche comprendono anche la radiazione ionizzante, estremamente pericolosa per gli esseri umani. Un caso storico di ustione solare nello spazio risale al 1963, quando la tuta dell’astronauta Gene Cernan si strappò durante una missione, provocando una scottatura. Fortunatamente, si trattò di un episodio isolato.
La questione chiave rimane la protezione contro la radiazione ionizzante, rappresentando una sfida significativa che richiede innovazioni scientifiche sostanziali prima Sfide legate alle Radiazioni nello Spazio: Un’Analisi Approfondita sulla Sicurezza degli Astronautidi intraprendere viaggi su Marte. La ricerca in questo campo potrebbe aprire nuove frontiere e ridefinire i limiti della nostra esplorazione spaziale futura.