C’è una grande novità che bolle in pentola per quanto riguarda l’economia in Italia. L’attuale ministro delle Finanze e dell’Economia con delega al fisco, Maurizio Leo, starebbe lavorando con l’Agenzia delle Entrate e Sogei per combattere in maniera ancora più netta l’evasione fiscale. Ma in che modo il ministro intende migliorare i controlli? Semplice: utilizzando il data scraping.
Queste sono le sue parole in merito alla questione, con una breve descrizione di come funzionerà il procedimento:
“L’evasione fiscale è un problema grave, come il terrorismo. Il suo costo per l’Italia è stimato in 80-100 miliardi di euro all’anno. Per contrastarla, è necessario che tutti collaborino, nel rispetto della privacy. Una delle possibili soluzioni è il data scraping, ovvero l’acquisizione automatica di dati dai social network. Questo strumento consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di verificare il tenore di vita dei contribuenti, anche in assenza di dati ufficiali.
Ad esempio, se un professionista pubblica sui social una foto di una vacanza di lusso, questo potrebbe essere un indizio di evasione fiscale. Naturalmente, il data scraping deve essere utilizzato nel rispetto della privacy dei cittadini. I dati raccolti devono essere anonimizzati e utilizzati solo per scopi fiscali.
”Per capire meglio cos’è il data scraping bisogna capire innanzitutto che in inglese “to scrape” significa “grattare“. Ci sarà dunque un rastrellamento di dati direttamente dal web.
Saranno utilizzati dei bot a quanto pare molto elaborati, che saranno in grado di andare a fiutare puzza di evasione fiscale sul luogo dove gli utenti mostrano, spesso anche un po’ sopra le righe, la loro vita, ovvero sui social. In quel modo l’Agenzia delle Entrate riuscirà a valutare quali saranno i profili meritevoli di qualche indagine più approfondita.
È chiaro comunque che i risultati andranno approfonditi in un secondo momento, siccome spesso sui social si tende a mostrare uno stile di vita che non è conforme a quello reale.