Il direttore Tecnologie della Rai, Stefano Ciccotti, annuncia importanti cambiamenti per le trasmissioni televisive nazionali di Rai 1, Rai 2 e Rai 3. A partire da settembre 2024, le edizioni nazionali saranno trasmesse non solo attraverso il digitale terrestre tradizionale con standard DVB-T, ma anche con il nuovo DVB-T2. Questo rappresenta un significativo passo avanti nella gestione delle frequenze e nell’ottimizzazione della qualità del servizio offerto.
Il digitale terrestre di seconda generazione, DVB-T2, promette di rendere più efficiente l’uso delle frequenze disponibili e di migliorare la qualità del servizio, sia dal punto di vista video (con supporto per risoluzioni fino a 4K e 8K) che nell’offerta di nuove funzionalità. Questo rappresenta un notevole salto di qualità nella fruizione dei contenuti televisivi.
La transizione della Rai al nuovo standard non è priva di conseguenze. Con il passaggio definitivo al DVB-T2, i vecchi televisori diventano inutilizzabili a meno che non venga acquistato un decoder esterno. Secondo dati Auditel-Censis, questa situazione potrebbe interessare ben il 47% degli apparecchi installati nelle case, pari a circa 8,4 milioni di famiglie.
Per mitigare l’impatto della transizione, la Rai ha deciso di sperimentare una fase di simulcast
, trasmettendo contemporaneamente con il vecchio e il nuovo segnale. Questo approccio consente alle persone di continuare a usufruire dei servizi televisivi senza dover necessariamente sostituire i propri televisori. Una decisione attuata con attenzione per facilitare il passaggio alla nuova tecnologia.Oltre a migliorare l’esperienza televisiva, l’adozione del DVB-T2 potrebbe risolvere problemi di interferenze riscontrati in varie zone del Paese, come nel Piemonte e nel Veneto. Il nuovo standard si dimostra più adatto a un’Italia in costante evoluzione, contribuendo a ridurre gli effetti negativi sulla popolazione.
Le Prospettive Future: Tecnologia al Servizio della Qualità
Stefano Ciccotti sottolinea che il DVB-T2 offre una soluzione avanzata che si adatta al cambiamento in atto. L’innovazione tecnologica è necessaria per affrontare le sfide e garantire una qualità di trasmissione adeguata all’evoluzione delle esigenze del pubblico.
Insomma, l’introduzione del DVB-T2 rappresenta un passo avanti significativo per la trasmissione televisiva in Italia. Portando con sé miglioramenti tecnologici e la necessità di adattamento da parte degli utenti, con la Rai che si impegna a facilitare questo processo di transizione.