Viene indicato come possibile colpevole la SEO che utilizza un sistema di ottimizzazione per rendere più semplice il posizionamento sui motori di ricerca dei contenuti e che spesso rendono quest’ ultimi poco esaustivi con meno informazioni di quante ce ne aspetteremo. Viene anche usata per illudere l’ algoritmo con titoli e parole chiave in modo da produrre dei contenuti molto scarsi con la maggior parte delle volte senza avere un risultato che non soddisfa le ricerche che abbiamo effettuato.
Per indirizzare i propri contenuti su Google viene utilizzata la SEO con risultati di scarsissima qualità; questi articoli vengono considerati spam e vengono rimossi dal motore di ricerca in modo da favorire una qualità migliore di ricerca da parte degli utenti. C’è inoltre anche il fatto dell’ intelligenza artificiale che ultimamente sta sempre di più prendendo il posto dell’ uomo nello scrivere articoli dato che basta copiare un articolo su ChatGPT e chiederle di rielaborarlo, così facendo si creano tantissimi articoli che però contengono risultati molto deludenti. Questo tipo di strategia viene usata dalle aziende dove è importante il numero di articoli che si producono e la loro indicizzazione da parte di Google.
Quindi in Internet viaggiano migliaia di contenuti che non contengono quello che veniva chiesto dalla ricerca e che sfruttano la SEO solo per ingannare l’ algoritmo e assicurarsi di avere una maggiore affluenza di click da parte degli utenti.