Ultimamente si sta parlando della possibilità che Apple possa aprire a nuovi store utili per scaricare contenuti. Questa linea guida è stata dettata dall’UE che infatti vuole ad ogni costo che il colosso di Cupertino sia adegui. Stando a quanto riportato però ci sarebbero personalità illustri pronte ad opporsi, come ad esempio Mark Zuckerberg, CEO di Meta.
Mark non vuole infatti sottostare alle proposte comprese all’interno del nuovo DMA dell’Unione Europea. La sede dell’annuncio dei risultati finanziari del quarto trimestre dello scorso anno in merito a Meta è stata anche occasione di dibattito in merito alla questione che riguarda Apple e appunto il nuovo DMA. Zuckerberg ritiene infatti che queste nuove regole vadano a comportare grossi oneri rendendo così poco appetibili i vari modelli di business alternativi che Apple propone rispetto a quelli attuali. A quanto pare, come suggerisce lo stesso Zuckerberg, Meta non adempirà in nessun modo ai nuovi termini di Apple nell’Unione Europea.
“Credo che la proposta di Apple non avrà alcuna influenza su di noi, poiché l’implementazione che hanno scelto mi fa pensare che pochi sviluppatori opteranno per utilizzare i loro app store alternativi. Hanno reso il processo così complicato e, secondo la mia opinione, in netto contrasto con lo spirito del regolamento europeo, che ritengo sarà estremamente difficile per chiunque – anche per noi – prendere in seria considerazione la loro proposta.
”Gli sviluppatori Apple nell’Unione Europea potranno avere a disposizione dei nuovi termini che riducono la commissione al 17%. Questo taglio è importante, soprattutto rispetto alla commissione normale del 30% che Apple applica per tutte le vendite effettuate mediante il suo App Store.
Il problema però è chiaro: chi sceglierà di optare per questo nuovo modello avrà l’obbligo di pagare una tassa. Questa, che prende il nome di “Core Technology Fee” (CTF), corrisponde a 0,50 euro per installazione annuale e dopo il raggiungimento di 1 milione di installazioni. Tale tassa verrà addebitata anche nel momento in cui lo sviluppatore deciderà di distribuire l’applicazione al di fuori dell’App Store.