Nel panorama tecnologico odierno, l’utilizzo sempre più diffuso degli smartphone solleva interrogativi sulla possibile esposizione a radiazioni nocive. Mentre le conversazioni comuni riguardano spesso gli effetti della luce blu sugli schermi, la discussione sulle radiazioni emesse dai telefoni cellulari è spesso trascurata. Il Tasso di Assorbimento Specifico (SAR), misurato in Watt per chilogrammo (W/kg), è il parametro cruciale che quantifica quanto il corpo umano assorba queste radiazioni durante l’uso del telefono, con la Federal Communications Commission (FCC) che stabilisce limiti legali per garantire l’esposizione accettabile.
Gi smartphone attualmente in vendita che emettono radiazioni prossime al 99,38% del limite legale del SAR FCC rappresentano solo l’1% del mercato ma pongono una serie di interrogativi sulla sicurezza dell’esposizione alle radiazioni.
La radiazione dei telefoni cellulari è una forma di energia elettromagnetica emessa durante la trasmissione dei segnali, la cui penetrazione nel corpo umano solleva preoccupazioni sulla possibile dannosità per cellule e tessuti. Il SAR diventa quindi cruciale, rappresentando la quantità di radiazioni assorbite dal corpo umano. La FCC, regolamentando questo aspetto, impone limiti legali per garantire un uso sicuro.
Tra i telefoni più pericolosi, spiccano marchi rinomati come Apple, Google e Samsung. E’ importante sottolineare però che anche in condizioni di SAR più elevato, ciò non implica necessariamente un rischio immediato per la sicurezza. È fondamentale invece adottare precauzioni in caso di esposizioni prolungate.
Gli effetti a lungo termine delle radiazioni dei telefoni cellulari non sono completamente chiari, ma alcuni studi suggeriscono un possibile aumento del rischio di tumori al cervello e danni al DNA. I bambini e gli adolescenti sono particolarmente suscettibili, data la fase di sviluppo dei loro corpi.
Se c’è preoccupazione riguardo all’esposizione alle radiazioni, ci sono passaggi che possono essere intrapresi per ridurre i rischi.
Si tratta di tutte misure pratiche per ridurre l’esposizione.