L’operatore ha precisato che i clienti saranno informati anche sulla data di recesso entro la quale sarà possibile recidere il contratto senza penali o costi aggiuntivi. La scadenza per recedere senza penali sarà basata sul ciclo di fatturazione, ma non sarà inferiore ai 60 giorni. Questo permetterà ai clienti di valutare le loro opzioni e di prendere una decisione informata riguardo alla rimodulazione.
L’aumento dei costi è giustificato dall’esigenza di Vodafone di investire nella rete per soddisfare le nuove esigenze di traffico. È importante notare che questa è la prima rimodulazione del 2024 per l’operatore.
Per quanto riguarda le opzioni di recesso
, i clienti hanno diverse alternative. Per poter procedere, è necessario che gli utenti specifichino come causale del recesso “Modifica delle condizioni contrattuali“. In questo modo gli utenti interessati potranno cambiare gestore, mantenendo il proprio numero di telefono, entro i citati 60 giorni.In alternativa, esiste la possibilità di recesso senza penali o costi di disattivazione per tutte le rimodulazioni, attuali e future, come previsto dalla normativa vigente. Questo può essere esercitato compilando un modulo online nella sezione Disdetta del portale Vodafone, chiamando il servizio clienti, o inviando un modulo tramite raccomandata A/R o PEC a Vodafone. È necessario allegare una copia del proprio documento d’identità e indicare chiaramente il servizio per cui si desidera esercitare il diritto di recesso con la causale “Modifica delle condizioni contrattuali“.
Eventuali rate residue di dispositivi associati alle offerte o costi di attivazione continueranno ad essere pagate con lo stesso metodo di pagamento indicato in precedenza, a meno che non si decida di procedere al pagamento in un’unica soluzione e si comunichi tale scelta nella comunicazione di recesso con Vodafone.