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Gli incentivi auto 2024 non stanno funzionando come dovrebbero

Questi incentivi sono stati pensati per aiutare a risparmiare i compratori ad acquistare automobili elettriche o ibride con il fine di incrementare la mobilità sostenibile.

Gli incentivi auto 2024, che sono partiti dal primo febbraio, permettono di risparmiare sull’acquisto di auto elettriche e ibride, ma per usufruirne bisogna possedere un ISEE inferiore ai 30.000 euro. Come negli anni precedenti ci sono alcuni problemi con gli incentivi, ed in più si aggiungono quelli relativi all’attesa della nuova tabella. Nonostante siano stati rilasciati da poco si possono già immaginare quali saranno i scenari di vendita.

Come stanno andando gli incentivi auto?

I fondi che sono destinati alle macchine a benzina, diesel, Gpl e Metano, con un emissione di CO2 compresa tra i 61 e 135 g/Km con un prezzo massimo di 42.700 euro. Questi stanno finendo in men che non si dica. Dei 120 milioni forniti, in soli due giorni, ne sono rimasti poco meno di 50 milioni. Ebbene si, il 60% dei fondi è stato usato e il restante 40% permetterà di sostenere le richieste per circa 20.000 immatricolazioni

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Come si può vedere, gli incentivi sulle auto a combustione interna sono i più richiesti. Mentre per le auto ibride plug in, con emissioni tra i 21 e i 60 g/Km e prezzo inferiore ai 54.900 euro, faticano ad imporsi. Attualmente soltanto 2 milioni, dei 237,75 forniti, sono stati usati. Il numero degli acquirenti potrebbe essere tra i 57.000 e i 115.000, grazie allo sconto compreso tra 2.000 e 4.000 euro (gli sconti variano a seconda della presenza di una rottamazione).

Assieme alle ibride plug in, anche le auto elettriche con emissioni comprese tra i 0 e i 20 g/Km di CO2 si trovano in una posizione di stallo, gli incentivi sembrano bloccati. Sui 240 milioni messi a disposizione, il 98% è ancora disponibile e può accogliere tra le 38.000 e le 63.000 richieste dei futuri compratori. Adesso bisogna capire come il governo giostrerà queste richieste degli incentivi e se verranno assegnati nuovi fondi per soddisfare la crescente domanda degli acquirenti.

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Pubblicato da
Andreatof