Con 256 qubit fisici e 10 qubit logici, questa macchina rappresenta un enorme balzo in avanti nella potenza di calcolo quantistico. I qubit, unità di informazione fondamentali nella computazione quantistica, hanno finora mostrato una suscettibilità agli errori molto maggiore rispetto ai bit tradizionali. A tal proposito, i qubit logici di QuEra, creati attraverso un fenomeno quantistico noto come entanglement, offrono una soluzione innovativa a questo problema.
L’entanglement quantistico consente ai qubit logici di memorizzare dati in più posizioni simultaneamente, riducendo così il rischio di errori durante i calcoli. Questa tecnologia sfrutta la ridondanza dei dati per minimizzare i punti di fallimento, come dimostrato in un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. In questo studio, è stato dimostrato il funzionamento
di un computer quantistico contenente 48 qubit logici, un numero record fino ad ora mai raggiunto.Ma le ambizioni di QuEra non si fermano qui. Dopo il lancio del suo modello iniziale, l’azienda ha già pianificato ulteriori sviluppi nel campo dei computer quantistici. Tra questi, spicca una macchina con 30 qubit logici e 3.000 qubit fisici prevista per il 2025. L’apice delle loro ambizioni è rappresentato però da un modello con oltre 10.000 qubit fisici e 100 qubit logici, atteso per il 2026. Quest’ultimo, in particolare, avrà la capacità di eseguire calcoli che superano le capacità degli attuali supercomputer, aprendo nuove frontiere nella ricerca scientifica e nell’analisi dei dati complessi.
La riduzione significativa del tasso di errore, passando da un errore ogni 1.000 qubit a soli lo 0,5% con l’introduzione di 48 qubit logici, apre nuove possibilità inimmaginabili nel campo della computazione quantistica. Questo non solo accelera la ricerca scientifica in campi come la fisica teorica e la chimica quantistica, ma promette anche di rivoluzionare applicazioni pratiche come la crittografia e la simulazione di sistemi complessi.