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Il mistero dei lupi di Chernobyl: poteri inattesi contro il cancro

Il 26 aprile 1986 si è consumato uno dei più gravi incidenti della storia dell’umanità, che ha rischiato di compromettere per sempre la Terra e i suoi abitanti.

Si tratta dell’incidente che avvenne nella centrale nucleare di Chernobyl, situata nell’attuale Ucraina, che all’epoca faceva parte dell’Unione Sovietica.

Quello che accadde, in seguito a degli errori umani, fu l’esplosione di un reattore che causò un rilascio di grosse quantità di radiazioni nelle zone limitrofe.

Le conseguenze furono disastrose sia dal punto di vista ambientale che soprattutto umano. Morirono molte persone quella notte, completamente bruciate dalle radiazioni, e altre svilupparono delle malattie.

Tutt’ora, a distanza di più di 30 anni dall’incidente, nonostante tutte le misure contenitive che sono state prese, accedere alle zone nei pressi della centrale è vietato e incredibilmente pericoloso, poiché il rilascio di radiazioni è ancora costante e rende la zona invivibile.

Effettivamente in quella zona circolano solo animali selvaggi che hanno sviluppato delle conseguenze in seguito all’esposizione prolungata alle radiazioni.

I lupi mutanti di Chernobyl e il potere contro il cancro

Uno studio molto interessante condotto sui lupi mutanti

che circolano in quella zona potrebbe portare degli sviluppi insperati per la lotta contro il cancro.

Nel 2014, grazie a una ricerca condotta dal team della biologa evoluzionista, Cara Love, i lupi della zona di Chernobyl sono stati dotati di speciali radiocollari per registrare i loro spostamenti e le radiazioni alle quali sono esposti.

Si è scoperto che i lupi mutanti sono esposti a radiazioni per un totale di 11,28 millirem al giorno, che corrisponde a sei volte oltre al limite consigliato per gli esseri umani.

Ciò ha permesso loro, di generazione in generazione, di sviluppare delle mutazioni a livello del genoma, con delle conseguenze sui loro organismi.

Questi lupi, infatti, avrebbero sviluppato delle mutazioni che li renderebbero immuni all’insorgenza dei tumori.

Come sappiamo, i lupi e i cani sono degli animali che possono sviluppare delle neoplasie, proprio come gli uomini, e quindi lo studio di questo genoma mutato potrebbe rivelarsi estremamente utile per la lotta contro il cancro.

 

 

 

 

 

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi