Al giorno d’oggi l’Intelligenza Artificiale è penetrata profondamente nella vita di ognuno di noi e soprattutto nel web, talmente tanto che spesso riuscire a distinguere quanto nato da mano umana o da mano digitale sta diventando sempre più complesso, infatti con l’IA è possibile ormai generare di tutto, testo, musica e immagini, cosa che a molti non va giù in quanto costituisce una svalutazione del lavoro umano.
Non a caso ad esempio Meta ha deciso che d’ora in avanti sui propri social sarà presente un’apposita etichetta che servirà a distinguere i contenuti human hand made da quelli generati dall’IA, un passo necessario per “dare a Cesare ciò che è di Cesare”, a quanto pare Meta non sarà l’unica, infatti anche OpenAI farà lo stesso per le fotografie create con il suo modello DALL-E 3.
La società capitanata da Sam Altman, nel dettaglio, ha spiegato che aggiungerà delle filigrane ai metadati delle immagini
man mano che le società aderiranno al Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), in tal modo tutte le immagini generate sul sito web di ChatGPT e sul’API per il modello DALL-E 3 ne saranno dotate, su mobile ciò partirà già dal 12 Febbraio.In termini pratici queste filigrane porteranno a visualizzare un piccolo simbolo CR in alto a sinistra che consentirà all’utente di capire la provenienza dell’immagine generata, la quale poi può essere verificata tramite appositi tools che leggendo i metadati troveranno la filigrana come ad esempio Content Credentials Verify.
OpenAI ha dichiarato che ciò ovviamente non inficerà la latenza di generazione dei contenuti e non verrà applicata ai video o alle generazione testuali, dunque si tratta solo di uno strumento per differenziare soprattutto le immagini che sono le più generate e diffuse sul web e soprattutto sui social network che sembrano dunque voler apporre un blocco a questa diffusione esagerata e deregolamentata.