Dopo una lunga strada percorsa nel mondo dell’automobilistica la Mini Clubman dopo i suoi 17 anni passati su strada ci saluta. Tutto questo per lasciare spazio alla nuova Aceman che porta con se i vantaggi dell’elettrico. Vettura britannica che percorre ogni tipo di strada dal 2007 con uno spunto preso dalla vecchia e classica Mini.
Produzione che è sempre stata nello stabilimento Mini di Cowley. Portando così una rivoluzione con il passaggio all’elettrico. Notizia che sicuramente sconvolge tutti gli appassionati della Mini Clubman, che purtroppo dovranno cambiare pagina per fare finalmente un salto nell’elettrico dopo 17 anni di carriera.
Il passaggio al nuovo mondo dell’elettrico avverrà proprio allo stabilimento di Oxford dove è previsto nel 2030 il passaggio all’elettrico garantito da un investimento di 600 milioni di sterline da parte di BMW e il governo britannico. Soldi usati per migliorare e rifornire il reparto carrozzeria con una nuova area per l’istallazione di batterie e molti altri obiettivi.
La fantastica storia della Mini Clubman inizia tutta nel 1969 battezzata come Traveller per poi cambiare il nome in Clubman e poi come 1000HL. Però l’anno dopo purtroppo decide di lasciare il mercato, ritornando nel 2007 portando con se un aggiornamento molto importante nel 2015 con i suoi iconici e unici fari circolari.
La Mini Clubman in tutti i suoi anni di servizio predispone di molte tipologie di motori e trasmissioni. Per esempio esiste una versione John Cooper Works che presenta alte prestazioni con oltre 300 CV di pura potenza.
La Mini Clubman lascia tutto questo, passando completamente ad un altra concezione di emissioni, parliamo appunto della Mini Aceman. Che oltre ad essere una nuova vettura e una nuova opportunità di innovazione rappresenta una sfida verso il non inquinamento portando così una cultura ecologista sulle strade. Sperando così di avvicinarsi piano piano verso l’abbassamento del suddetto e conosciuto inquinamento.