L’intelligenza artificiale è la tecnologia del secolo e sin dal suo esordio ha scatenato non poche polemiche, causando dei veri e propri dibattiti etici.
Diciamocelo, ormai l’IA viene utilizzata da tutti e in tutti i campi. Spesso non ce ne accorgiamo nemmeno e usiamo applicazioni integrate con questa incredibile tecnologia.
Che sia una svolta epica sono tutti d’accordo e, se ben utilizzata, può essere estremamente utili in alcuni campi come la medicina e l’ingegneria.
Purtroppo però può anche essere incredibilmente pericolosa e urge al più presto una regolamentazione che impedisca all’IA di sfociare in un vero e proprio problema per la società e non solo dal punto di vista etico.
Deepfake utilizzato per effettuare una truffa
Un classico esempio di come utilizzare nel modo del tutto errato questa tecnologia sono proprio le truffe.
Le truffe sono già un problema grave che affligge la società. Ogni anno, soprattutto online, milioni di utenti vengono ingannati da malintenzionati sempre più furbi e spietati che agiscono con il solo scopo di sottrarre del denaro a delle povere e ignare vittime.
Con l’integrazione dell’intelligenza artificiale quest’ultime sono aumentate ed è sempre più difficile riconoscerle.
Un caso molto particolare è accaduto recentemente ad Hong Kong dove un dipendente di un’azienda finanziaria è stato truffato grazie all’utilizzo di un deepfake.
Il deepfake è una tecnologia molto avanzata che permette di manipolare contenuti digitali. Nel caso dei video si è in grado di sostituire il viso di una persona con quello di un’altra.
In questa truffa è accaduta proprio questo tipo di manipolazione. I ladri hanno utilizzato una videochiamata con dei deepfakes per impersonare il CFO (chief financial officer) dell’azienda, con lo scopo di richiedere al lavoratore il trasferimento di 25 milioni di dollari su un altro conto.
I casi di deepfakes purtroppo non si fermano qui, ma in alcuni casi hanno coinvolto personaggi pubblici di spicco come il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden.