Nel corso del 2023, l’Agenzia delle Entrate ha segnato un traguardo storico nel combattere l’evasione fiscale. L’Agenzia è riuscita a recuperare un totale di 24,7 miliardi di euro, evidenziando un aumento significativo del 22% rispetto all’anno precedente. Questo risultato senza precedenti è stato ottenuto attraverso una serie di sforzi congiunti, compresi controlli ordinari e interventi straordinari. A tal proposito, la digitalizzazione è emersa come un pilastro fondamentale in questa lotta contro l’evasione fiscale, potenziando le capacità dell’Agenzia nell’individuare e recuperare le somme evase.
Il direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, ha sottolineato il ruolo cruciale che l’intelligenza artificiale può svolgere nell’analisi dei dati per ottimizzare ulteriormente l’efficacia dei controlli fiscali. Tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando le strategie di riscossione fiscale, consentendo una maggiore precisione nelle valutazioni del rischio e un supporto più efficace per incoraggiare il pieno adempimento fiscale da parte dei contribuenti.
Come il governo combatte l’evasione
Questo risultato non solo rappresenta un nuovo record nella storia della riscossione fiscale, ma costituisce anche un passo significativo verso la prevenzione dell’evasione. Inoltre, il governo si propone di implementare ulteriori misure volte a contrastare l’evasione fiscale e semplificare le procedure fiscali al fine di ridurre le irregolarità. È previsto che questa riforma fiscale venga completata entro l’estate, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’efficienza del sistema fiscale italiano.
Tra le possibili future azioni prese in considerazione, vi è anche il monitoraggio dei social media. Questo sistema, è stato teoricamente concepito per individuare i casi di dichiarazioni di povertà contrastanti con uno stile di vita lussuoso. Questa prospettiva è stata discussa anche dall’esperto Matteo Flora, il quale ha evidenziato le serie questioni di privacy connesse. Sebbene gli strumenti di scraping automatico possano agevolare la raccolta dei dati, è cruciale considerare l’uso e l’abuso potenziali di tali informazioni. L’accumulo di dati personali da parte delle autorità governative solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla protezione della privacy individuale.
Un esempio tangibile di tali preoccupazioni è rappresentato dall’affaire di Cambridge Analytica. Questo ha messo in luce come dati raccolti per uno scopo specifico possano essere successivamente utilizzati per fini diversi e persino manipolatori. Pertanto, mentre è importante che l’Agenzia delle Entrate adotti le migliori pratiche digitali per combattere l’evasione fiscale, è altrettanto essenziale che venga data attenzione alle questioni di privacy. Solo in questo modo si potrà garantire l’implementazione di misure adeguate per proteggere le informazioni personali dei cittadini.