Il collettivo artistico MSCHF sta facendo parlare di sé su Internet con il suo ultimo progetto: l’ASCII Theater. Questa iniziativa promette di trasmettere quotidianamente un nuovo film popolare in formato ASCII, permettendo a chiunque di guardare gratuitamente opere cinematografiche trasformate in linee di caratteri di testo. Tuttavia, questo progetto non è passato inosservato, soprattutto per le sue implicazioni legali e la sua capacità di destabilizzare le norme del copyright e per essere, a sua volta, una forma differente di pirateria.
L’idea di film ASCII non è nuova, risalendo ai primi giorni di Internet. Si tratta di convertire un film, fotogramma per fotogramma, in linee di testo, creando una versione visiva unica che si discosta dall’originale. Esempi celebri includono la versione ASCII di Star Wars del 1977 e di The Matrix, che sono ancora disponibili online. Non è una pirateria visuale, ma la trasposizione dell’opera filmica in una sorta di libro trovabile gratis online e leggibile da tutti
L’ASCII Theater di MSCHF sembra voler portare questa tradizione ad un livello superiore, promettendo di trasmettere un nuovo titolo ogni giorno, anche film usciti di recente e tutelati dal diritto d’autore. La legalità di questo progetto è da molti considerata alquanto incerta. Matt Steiner
MSCHF non è nuovo a esperienze simili e ha già ricevuto denunce per violazione del copyright. Il collettivo sembra però determinato a continuare la sua attività, poiché ritiene che la violazione del copyright possa essere un atto artistico produttivo. Secondo Steiner, il copyright rappresenta un’area grigia legale in cui è possibile sperimentare e sfidare i sistemi restrittivi della vita quotidiana. Anche se gli studi cinematografici potrebbero non subire danni finanziari diretti da questo progetto, le implicazioni sulla proprietà intellettuale potrebbero sollevare preoccupazioni. Sebbene sia ancora presto per prevedere l’esito di questa sfida legale, è evidente che l’ASCII Theater di MSCHF apre la porta importanti questioni sulla natura dell’arte, della creatività e dei diritti di proprietà intellettuale nell’era digitale. Può essere considerata arte o è un modo di chiamare la pirateria in modo differente? Cosa ne pensate?