Il team di DXOMARK ha redatto un report incentrato sulle fotografie scattate con gli smartphone. Questa tipologie di scatti sono quelli maggiormente diffusi e questi device hanno, di fatto, sostituito le macchine fotografiche per gli scatti quotidiani.
Ne consegue che, i vari OEM hanno un compito molto importante in quanto gli smartphone moderni devono poter scattare fotografie che abbiano una resa di alta qualità. Ne consegue la necessità di sviluppare ottiche, sensori, chipset e software in grado di restituire fedelmente la scena ritratta quando si visualizza la foto sul display dello smartphone.
In seguito ai numerosi e attenti test effettuati da DXOMARK, l’azienda ha acquisito un know how importante per la valutazione dei deivce. In particolare, i ritratti (portrait) sono uno degli aspetti maggiormente analizzati in fase di recensione fotografica di tutti gli smartphone in prova.
Per offrire uno spaccato realistico dall’attuale situazione, il team ha raccolto vari test svolti per determinare i punti di forza e di debolezza delle foto scattate tramite smartphone. In particolare, si sono andati ad analizzare le tonalità della pelle e la resa media delle foto.
Il report, pubblicato suddiviso in due articoli (Parte 1 e Parte 2) sul sito ufficiale di DXOMARK può essere considerando come lo studio più completo del suo genere. Con un totale complessivo di 1.620 immagini suddivise in 405 scene, è stato possibile analizzare come si comportano i device in caso di varie tonalità della pelle, contesti culturali, età e generi.
A far parte del test troviamo tre smartphone flagship e una DSLR con resa professionale. Le foto sono state scattate da professionisti e sottoposte a utenti ignari del dispositivo utilizzato per essere selezionate. I dati preliminari che emergono riguardano la differenza netta tra le foto scattate con gli smartphone e quelle scattate con una macchina fotografica professionale.
Tuttavia, anche tra gli stessi smartphone esistono differenze notevoli. In generale, i toni di pelle più scuri sono difficilmente gestiti dai sensori che quindi mostrano carenze di ottimizzazione. I risultati completi dello studio condotto da DXOMARK saranno resi disponibili nel corso dei prossimi giorni.