Il Governo ha presentato il nuovo Ecobonus 2024, un piano di incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride che promette di essere più efficace del precedente.
Tuttavia, l’entrata in vigore è prevista per la metà di marzo, un ritardo che preoccupa le associazioni di categoria.
Le nuove misure prevedono un contributo fino a 13.750 euro per l’acquisto di un’ auto elettrica a fronte della rottamazione di un vecchio veicolo. Un’occasione importante per accelerare la transizione ecologica del parco circolante italiano, ma che rischia di essere vanificata dall’attesa.
Incentivi auto: i problemi riscontrati
I dati di gennaio 2024 parlano chiaro: le immatricolazioni di auto elettriche e ibride plug-in sono in calo, un segno che i consumatori stanno aspettando i nuovi incentivi prima di acquistare.
Le associazioni di categoria chiedono al Governo di accelerare l’iter di approvazione del nuovo Ecobonus. “Siamo fiduciosi che il nuovo Ecobonus possa sostenere la domanda e contribuire al raggiungimento di un livello fisiologico delle immatricolazioni nel 2024.” Più critica la posizione di Federauto, che parla di “ritardi del Governo” e sottolinea come il nuovo Ecobonus “arriva con forte ritardo rispetto alla richieste avanzate già oltre un anno fa dalla filiera automotive”.
L’attesa per i nuovi incentivi sta creando confusione tra i consumatori, che rimandano l’acquisto di un’auto nuova in attesa di un quadro più chiaro. Un fenomeno che rischia di penalizzare il mercato e la transizione ecologica.
Il Governo è consapevole del problema e ha assicurato che il nuovo Ecobonus entrerà in vigore al più presto. Ma il tempo stringe e il rischio di una paralisi del mercato è concreto. L’auspicio è che le diverse posizioni trovino una sintesi e che il nuovo Ecobonus diventi operativo al più presto, per dare slancio alla mobilità elettrica anche in Italia, come sta accadendo sempre più spesso nei paesi del Vecchio Continente (e non solo).