L’Istituto Italiano di Tecnologia ha presentato al mondo il primo modello di batteria ricaricabile composto completamente da materiali edibili, la quale è stata inserita dal Time nella lista delle migliori invenzioni del 2023, si tratta di un’invenzione che presenta un grande vantaggio, è completamente biocompatibile e dunque non arreca danno al nostro organismo in caso di contatto diretto, cosa che ovviamente non è possibile con le batterie convenzionali.

Il primo prototipo è merito del gruppo capitanato da Mario Caironi, coordinatore del Printed and Molecular Electronics Laboratory al Centro di IIT a Milano, il quale ha prodotto la batteria utilizzando elementi presenti in alimenti naturali come mandorle, capperi e alghe.

 

Com’è realizzata la batteria

Come tutte le batterie che si rispettino anche quest’ultima presenta un anodo e un catodo, il primo è realizzato con la riboflavina conosciuta anche come Vitamina B2, la seconda invece con quercetina, elemento costituente i capperi, le alghe nori invece, comunemente utilizzate per la preparazione del sushi, sono state utilizzate come separatori per evitare cortocircuiti, l’elettrolita invece è a base di acqua.

La composizione della batteria consentirebbe letteralmente la sua totale ingestione senza conseguenze per il corpo, la tensione a cui lavora, 0,65V, non danneggia i tessuti in nessun modo.

Per quanto riguarda invece le prestazioni e la corrente, la batteria offre un’intensità pari a 48 μA (microampère) per circa 12 minuti ed è in grado di alimentare, ad esempio, LED a bassa potenza.

Dopo l’inserimento della batteria nella top 200 delle invenzioni del Time, il professor Caironi ha dichiarato: “Nella ricerca, soprattutto quando si percorrono strade poco battute, non è scontato da un lato ottenere dei risultati, dall’altro che questi vengano notati così velocemente. Questo ci motiva ancora di più a proseguire. Un grandissimo merito va a Ivan Ilic, un ex membro del team, che ha guidato la realizzazione della batteria.

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