La famiglia Nothing composta da Phone (1) e Phone (2) ha un elemento distintivo che rende i due device assolutamente riconoscibili. Si tratta della Glyph Interface, una combinazione di LED posizionati nella scocca posteriore in grado di dare vita a combinazioni luminose uniche.
I LED sono utilizzati dagli smartphone per segnalare notifiche in arrivo, per illuminarsi a ritmo di musica e per fungere da flash durante gli scatti. Tuttavia, anche gli sviluppatori di terze parti potranno personalizzare la Glyph Interface e creare nuove combinazioni uniche.
Infatti, Nothing sta rilasciando un nuovissimo Developer Kit dedicato allinterfaccia Glyph. Stando a quanto indicato in un nuovo report, gli sviluppatori potranno avere accesso diretto alle luci LED per creare modelli personalizzati da integrare con le proprie app.
Il Developer Kit è disponibile su GitHub e include le istruzioni e gli strumenti per poter apportare tutte le modifiche per illuminare dinamicamente i LED.
Il tool è compatibile con Nothing Phone (1) e Phone (2) ma con le dovute distinzioni tra i due smartphone.Su Phone (1), gli sviluppatori avranno accesso a 12 aree di illuminazione che diventano 33 su Phone (2). Tra gli strumenti presenti nel Kit Sviluppatori sono presenti app che renderanno la personalizzazione facile ed intuitiva. Per esempio, grazie allo strumento GlyphFrame sarà possibile identificare il singolo LED da utilizzare. Con GlyphManager si potrà controllare l’intera interfaccia e si potranno testare i risultati prima di salvare il tutto.
La libertà concessa da Nothing agli sviluppatori è massima. L’azienda punta a garantire la massima personalizzazione sui propri device. Basti pensare alle possibilità che si aprono grazie al Developer Kit. Gli sviluppatori potrebbero realizzare un sistema di illuminazione dinamico che reagisce ai contenuti mostrati sullo schermo, una soluzione che aumenterebbe l’immersività durante le sessioni di gioco o lo streaming video dei contenuti.
Al momento, il Nothing Phone (2a) non è ancora supportato. Molto probabilmente, l’azienda preferisce rilasciare prima lo smartphone e poi aggiungere il supporto per il Developer Kit.