Un evento numismatico di notevole importanza si è svolto recentemente a Torino, dove l’Asta Bolaffi ha visto la vendita di monete rare per un totale di 4,7 milioni di euro. Tra i pezzi più significativi figurano monete da 1, 2, 5 e 10 lire del 1947, coniate dalla Zecca di Roma e opera di Giuseppe Romagnoli, noto medaglista e scultore bolognese. Queste particolari monetine, vendute a partire da un’offerta di base di 3mila euro, hanno raggiunto la cifra di 4.400 euro, dimostrando il loro elevato valore per collezionisti e appassionati di numismatica.
La particolarità di questi esemplari risiede nel loro stato di conservazione FDC, acronimo di Fior di Conio, indicativo di monete in condizioni perfette, senza segni di usura e con la loro originale lucentezza preservata. Questo dettaglio sottolinea come il valore delle monete possa variare drasticamente in base alla loro conservazione, con pezzi in condizioni impeccabili che raggiungono quotazioni significativamente superiori.
L’asta ha totalizzato un incasso record, superando i precedenti eventi organizzati da Aste Bolaffi, grazie alla vendita dell’85% dei lotti proposti, che spaziavano tra quasi 2800 pezzi divisi in due cataloghi. Tra i lotti più ambiti si distingue il Multiplo da 20 zecchini di Giovanni II Corner, venduto per 102mila euro, ben oltre la sua base d’asta, proveniente dalla Collezione E.S. di monete italiane. Questa collezione, compilata tra il 1960 e il 1980 da un visionario collezionista, ha contribuito anche ad altri notevoli incassi, come l’80 Lire di Carlo Felice del 1831, battuto a 61mila euro, e lo Scudo della Croce in oro da 10 zecchini di Alvise III Mocenigo, aggiudicato a 44mila euro.
Il secondo catalogo si è focalizzato sulle monete dell’Italia preunitaria e antiche, con pezzi di eccezionale rarità e valore come il 100 Lire del 1864, venduto a 51.200 euro, e il Doppio Ducato di Guglielmo II Paleologo, aggiudicato a 33mila euro. Questi risultati evidenziano il crescente interesse verso la numismatica e l’importanza di eventi come l’Asta Bolaffi nel panorama collezionistico internazionale.