Nel corso del Novecento, la fruizione della musica ha subito un’evoluzione straordinaria attraverso diversi supporti musicali, trasformando radicalmente il modo in cui ascoltiamo le melodie. Da un’epoca in cui la musica poteva essere udita solo in contesti live o tramite fonografi rudimentali, siamo giunti all’era della “musica liquida“, disponibile su piattaforme di streaming con librerie musicali praticamente infinite. Questo viaggio attraverso i supporti musicali riflette il costante progresso tecnologico che ha plasmato il nostro rapporto con la musicalità nel corso del tempo.
Il viaggio storico della musica
Verso la fine del XIX secolo, il fonografo di Thomas Edison aprì le porte all’ascolto della musica registrata. L’ascolto dal vivo era precedentemente un privilegio raro, ma il fonografo rivoluzionò l’accessibilità alla musica. Successivamente, i dischi a 78 giri al minuto introdotti con il grammofono rappresentarono un passo avanti, consentendo una maggiore durata e una qualità del suono migliorata rispetto ai cilindri del fonografo.
Il trionfo del vinile, con l’introduzione degli LP (long playing) nel 1948, rappresentò un’innovazione significativa. Anche il “mangiadischi” degli anni Sessanta fu un breve, ma amato, episodio nella storia dei supporti musicali portatili.
La registrazione su nastro magnetico negli anni Trenta e l’avvento delle musicassette negli anni Sessanta introdussero nuove opzioni di ascolto portatile, ma fu solo con l’arrivo del Walkman di Sony nel 1979 che la portabilità della musica divenne veramente onnipresente. L’era del CD negli anni Ottanta segnò una svolta significativa con la sua capacità di offrire un suono cristallino e una maggiore resistenza ai graffi.
Il CD, nonostante l’introduzione dei CD-R negli anni Novanta, mantenne la sua popolarità fino agli albori del 2000. L’esperienza di sfogliare gli scaffali dei negozi musicali alla ricerca del CD desiderato e l’emozione di ascoltare i primi brani su un lettore CD portatile come il Discman sono ricordi indelebili per molti.
Esplorando le radici sonore
L’avvento della “musica liquida” segnò una nuova epoca nel 1998 con l’introduzione dei lettori MP3, culminando nell’iconico iPod di Apple nel 2001. La memorizzazione digitale e la portabilità furono ridefinite, aprendo la strada a una rivoluzione nell’ascolto personale della musica.
Il decennio successivo vide l’emergere delle piattaforme di streaming come Spotify nel 2011, trasformando radicalmente il modo in cui le persone accedono e condividono la musica. Mentre alcuni nostalgici continuano a collezionare vinili e CD, la stragrande maggioranza ha adottato lo streaming come modalità predominante di fruizione musicale.