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Fotovoltaico virtuale: ecco come funziona la nuova frontiera del green

Al giorno d’oggi sempre più utenti si interessano al fotovoltaico per rendere le proprie abitazioni indipendenti dal punto di vista energetico, installare però un impianto in casa è spesso molto oneroso dal punto di vista economico e richiede specifici requisiti in termini di spazio che alle volte non sono disponibili per tutti, ecco dunque che scatta il concetto di fotovoltaico virtuale, una nuova frontiera che sta prendendo piede sempre più, ma in cosa consiste ?

Il fotovoltaico virtuale consiste nell’utilizzare un impianto fisicamente distante dall’abitazione che deve usufruire della corrente la quale si alimenterà dalla corrente immessa nel sistema da impianti che possono anche essere distanti dall’immobile, appartenenti a utenti privati o a grandi aziende.

 

Due macro-tipologie

  • Fotovoltaico as a service: è la modalità maggiormente diffusa in Italia e consiste nello sfruttare l’energia prodotta da pannelli anche geograficamente lontani di cui si paga spese d’ingresso, oneri di distribuzione, manutenzione e altro ancora. In soldoni non si paga l’uso bensì l’energia consumata.
  • Fotovoltaico virtuale “rent”: Questo invece è il caso contrario, consiste nel noleggiare un impianto virtuale dimensionato secondo le proprie necessità, ovviamente non viene predisposto un impianto apposito, bensì viene distribuita la potenza necessaria dalla rete di distribuzione, in questo caso specifico vanno corrisposti i costi d’ingresso, di noleggio e di distribuzione, mentre i consumi non hanno normalmente oneri.

Per quanto riguarda i costi, questa tipologia di fornitura green si posizione esattamente a metà tra gli impianti autonomi di proprietà e le forniture classiche con le maggiori aziende di energia elettrica, i costi si aggirano tra i 3 e i 6 centesimi di euro per ogni kWh consumato, si tratta dunque di una tariffa molto più vantaggiosa rispetto alle forniture convenzionali, sebbene si venga espositi costi aggiuntivi quali: spese d’ingresso e di setup della fornitura fotovoltaica virtuale e, ovviamente, oneri di distribuzione e tasse.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve