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La Terra colpita da una tempesta solare? Quanto è pericolosa?

Il nostro Pianeta si è trovato nel bel mezzo di una tempesta solare di radiazioni di classe S2, con il rischio di esposizione a radiazioni più elevate del normale per gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e possibili malfunzionamenti nei satelliti artificiali in orbita. Tutto questo è stato innescato da una sequenza di eventi solari a partire dal 7 febbraio, caratterizzati da brillamenti e espulsioni di massa coronale dal nostro Sole.

Queste emissioni, conosciute come CME (Coronal Mass Ejection), sono flussi di plasma ad alta velocità, alcuni dei quali diretti verso la Terra. Secondo le previsioni elaborate dallo Space Weather Prediction Center (SWPC) del NOAA, esperto in meteorologia spaziale, c’è la possibilità che queste tempeste solari si combinino in un unico flusso di particelle, un fenomeno noto informalmente come “tempesta solare cannibale“.

Una tempesta solare ha colpito la Terra?

Se ciò accadesse, la Terra potrebbe subire una tempesta geomagnetica di forte intensità (categoria G3), con conseguenti disturbi nella navigazione satellitare, interruzioni nelle comunicazioni radio e la possibilità di osservare aurore boreali anche a latitudini relativamente basse.

Nonostante l’attenzione suscitata da questa possibilità, le probabilità che ciò avvenga sono considerate molto basse. Se la tempesta solare cannibale non dovesse verificarsi, si potrebbero comunque osservare tempeste geomagnetiche

di minore intensità (G1 o G2) in tempi ravvicinati. Anche se meno distruttive, queste tempeste possono comunque causare disturbi nelle comunicazioni radio ad alte latitudini e generare aurore boreali fino a circa 55° di latitudine.

In Italia, le conseguenze di questi eventi solari dipenderebbero dalla loro intensità. Nel caso di tempeste geomagnetiche minori o moderate, non ci sarebbero particolari conseguenze, se non la possibilità di osservare aurore boreali in alcune aree del paese. In caso di una tempesta geomagnetica forte derivante da una tempesta solare cannibale, potrebbe verificarsi un impatto maggiore, con la possibilità di aurore boreali visibili anche a latitudini più basse e potenziali interferenze nelle comunicazioni.

In ogni caso, è importante sottolineare che, nonostante la possibilità di questi eventi, non c’è motivo di preoccuparsi eccessivamente. Le tempeste geomagnetiche sono fenomeni naturali che, sebbene possano causare alcuni disagi tecnici, non rappresentano una minaccia diretta per la vita sulla Terra. La scienza e la tecnologia sono in grado di monitorare e gestire tali eventi, riducendo al minimo gli eventuali danni e garantendo la sicurezza delle persone e delle infrastrutture.

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Pubblicato da
Margareth Galletta