Sono ormai migliaia gli influencer in giro per il mondo, tutti intenti, oltre che a pubblicare i loro contenuti, anche a sponsorizzare svariate aziende e brand. Secondo un’ultima indagine condotta dalla commissione Europea e dalle autorità nazionali per la tutela dei consumatori, solo 1 su 5 pubblica contenuti sponsorizzati sui social in maniera corretta e secondo i canoni imposti.
Sono 576 gli influencer analizzati e pare che il 97% di essi si occupi di realizzare contenuti ricevendo del denaro dalle aziende. Solo il 20% però informa i follower della pubblicità in corso.
Queste sono le dichiarazioni da parte del commissario UE Per la giustizia, Didier Reynder:
“Con la crescente espansione delle piattaforme social media, l’attività degli influencer si è trasformata rapidamente in una vera e propria industria come tutti possono notare. Attualmente, la maggior parte degli influencer riesce ad avere il suo guadagno direttamente dalle pubblicazioni condivise mediante le piattaforme. Tuttavia, i nostri risultati evidenziano che non sempre questa pratica viene comunicata in modo chiaro e, appunto, trasparente ai follower, i quali sono soggetti a una notevole ‘influenza’, con molti di essi spesso anche minorenni. Tutti gli influencer sono pertanto invitati ad essere più trasparenti nei confronti del proprio pubblico
.”Le indagini condotte recentemente dall’UE hanno lasciato trasparire anche altri aspetti. A quanto pare il 38% degli influencer presi come campione, non si è servito degli strumenti che i social prevedono per i contenuti a pagamento. Tra questi c’è anche il badge “Include promozioni a pagamento” che fa capo a YouTube. In tanti hanno sfruttato diciture diverse, come ad esempio “collaborazione”, “partnership” e altro.
Il 78% degli influencer su cui sono state condotte le indagini, esercitava inoltre un’attività commerciale ma erano solo il 36% di essi a risultare agli atti come operanti nel commercio. Ora le indagini andranno avanti su 358 influencer.