Il tentativo di promuovere la transizione verso veicoli più ecologici, la Francia di recente ha introdotto una tassa sui veicoli nuovi inquinanti e pesanti.
Conosciuta come “malus ecologique“, questa imposta viene applicata al momento della prima immatricolazione dell’auto e varia in base alle emissioni di CO2 e al peso del veicolo.
Il calcolo dell’importo della tassa tiene conto principalmente delle emissioni di CO2 del veicolo, misurate in grammi per chilometro secondo lo standard WLTP.
Le auto che superano il limite di 117 grammi per chilometro sono soggette a pagare questa imposta. L’importo inizia da 50 euro e aumenta progressivamente in base alle emissioni, con un massimo di 60.000 euro.
In più, il peso del veicolo gioca un ruolo significativ, i veicoli particolarmente pesanti, oltre 1.800 chilogrammi, sono soggetti all’imposta.
Questa nuova tassa mira a incoraggiare l’adozione di veicoli più leggeri e a basse emissioni, promuovendo così la mobilità verde e riducendo l’impatto ambientale del settore automobilistico. Tutto ciò potrebbe anche avere implicazioni sull’accessibilità economica dei veicoli per alcuni consumatori, soprattutto quelli che dipendono da modelli più pesanti o meno efficienti.
La Francia non è l’unica ad affrontare la sfida dell’inquinamento automobilistico. A livello europeo, le discussioni sulla tassazione dell’energia e sulle politiche ambientali sono in corso da anni, con la Commissione UE che cerca di riformare le direttive esistenti per adeguarle agli accordi internazionali sul clima. Ma, i tentativi di riforma sono stati ostacolati dalle complessità politiche e economiche.
Nel tentativo di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 e promuovere veicoli più puliti, il Consiglio europeo ha recentemente approvato il regolamento Euro 7. Questo nuovo standard, che entrerà in vigore nel 2025, imporrà norme più rigide sulle emissioni e sulla tecnologia dei veicoli, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni entro il 2035.
Insomma, l’introduzione della tassa sull’inquinamento automobilistico in Francia rappresenta un passo significativo verso la promozione della mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni nocive. Ad ogni modo, è importante bilanciare gli obiettivi ambientali con le considerazioni economiche e sociali per garantire un impatto positivo a lungo termine.