Google ha introdotto il suo nuovo chatbot, Gemini, un prodotto sviluppato nei laboratori DeepMind, con l’obiettivo di fornire una risposta diretta a ChatGPT di OpenAI. Questa piattaforma si basa su un’intelligenza artificiale multimodale, addestrata su diverse tipologie di dati, tra cui immagini, video, audio e testi.
Gemini rappresenta un significativo passo avanti rispetto al suo predecessore, Bard, che sembrava essere stato rilasciato in modo affrettato.
Di recente, Google ha annunciato l’integrazione di Gemini nel browser Chrome, con una versione disponibile per gli utenti della release 123 su Chrome Canary.
Utilizzando un’apposita impostazione in Chrome Flags, gli utenti possono attivare rapidamente questa funzionalità e iniziare a interagire con il chatbot direttamente dall’interfaccia del browser web.
Per attivare Gemini in Chrome, gli utenti devono accedere alla pagina `chrome://flags/#omnibox-starter-pack-expansion` e impostare l’opzione “Expansion pack for the Site search starter pack” su “Enabled”. Dopo aver fatto ciò, è necessario fare clic sul pulsante “Relaunch” per applicare le modifiche.
Una volta completata questa procedura, Gemini
Una volta attivato, gli utenti possono avviare una conversazione con Gemini direttamente dalla barra degli indirizzi di Chrome. Basta digitare “@gemini” seguito da Tab e apparirà immediatamente un suggerimento che indica che il chatbot è pronto per l’interazione. Questo permette agli utenti di ricevere risposte pertinenti e argomentate alle loro domande, direttamente dal browser web.
È importante notare che l’introduzione di Gemini in Chrome potrebbe avvenire in modo progressivo, coinvolgendo una base di utenti sempre più ampia nel corso del tempo. Pertanto, potrebbe essere necessario attendere un po’ prima che la funzionalità sia disponibile per tutti gli utenti.
Insomma, con l’integrazione di Gemini in Chrome, Google offre agli utenti un modo conveniente per accedere al suo chatbot direttamente dal browser web. Questa nuova funzionalità rappresenta un ulteriore passo avanti nell’evoluzione dell’interazione uomo-macchina. In più potrebbe avere un impatto significativo sull’esperienza di navigazione online degli utenti.