Il visionario fondatore di OpenAI, Sam Altman, ha lavorato instancabilmente per consolidare la posizione della società nel settore dell’intelligenza artificiale. A tal proposito, quest’ultimo accordo segna un notevole progresso rispetto all’offerta pubblica di acquisto del 2023, quando i principali venture capital, tra cui Thrive Capital, Sequoia Capital, Andreessen Horowitz e K2 Global, avevano valutato OpenAI a “soli” 29 miliardi di dollari.
L’incredibile crescita di OpenAI è stata catalizzata dal lancio di ChatGPT alla fine del 2022. Questa innovativa piattaforma ha suscitato un fervore senza precedenti nell’ambito della ricerca sull’intelligenza artificiale. Ed è stata proprio questo interesse generale ad aver spinto anche altre aziende di ogni settore a esplorare le molteplici applicazioni di questa tecnologia. L’implementazione di ChatGPT ha dimostrato il potenziale trasformativo dell’intelligenza artificiale nel migliorare processi, aumentare l’efficienza e promuovere l’innovazione in molteplici settori.
Sam Altman non sembra intenzionato a rallentare, poiché è attivamente impegnato in trattative per raccogliere ulteriori fondi. L’obiettivo è quello di potenziare la capacità di OpenAI nella progettazione e produzione di chip specializzati per l’intelligenza artificiale. Lo scopo di questo obiettivo è quello di sviluppare nuovi strumenti e tecnologie all’avanguardia nel campo dell’AI.
Il coinvolgimento di Thrive Capital in questa nuova fase di crescita di OpenAI sottolinea la fiducia degli investitori nel potenziale della società. E non solo. Viene anche messa in evidenza l’importanza strategica dell’intelligenza artificiale nel panorama tecnologico
La valutazione di 80 miliardi di dollari posiziona OpenAI come una delle principali forze trainanti nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Con una tale valutazione e l’accesso a risorse finanziarie significative, OpenAI è ben posizionata per continuare a rivoluzionare l’intero settore dell’AI.