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Stufe e Termoventilatori: la differenza è il consumo energetico

Con l’inizio dell’inverno le temperature si sono abbassate drasticamente, ed è da tempo che è diventata una pratica comune l’uso intensivo di stufe e termoventilatori. Tuttavia, è essenziale tenere conto di quello che si usa anche dal punto di vista energetico ed economico. È quindi importante tenere presente che c’è una sostanziale differenza tra Stufe e Termoventilatori.

 

Stufe e Termoventilatori: consumi energetici a confronto

La stufa elettrica tradizionale ha dominato il mercato per anni per la sua comodità e velocità di riscaldamento. Ma le nuove tecnologie, come i termoventilatori, le stufe elettriche al quarzo o le stufe elettriche ad infrarossi, offrono alternative più efficienti dal punto di vista energetico.

I termoventilatori, chiamati anche stufe alogene, utilizzano delle lampade alogene che permettono di raggiungere oltre i 3000°C e di trasmettere il calore per irraggiamento. In questo modo i termoventilatori permettono un consumo energetico minore rispetto alle stufe elettriche tradizionali.
Successivamente troviamo le stufe al quarzo, che si differenziano dalle prime per il materiale usato nelle lampade

, che è appunto il quarzo. Tuttavia, questa differenza porta ad un aumento del consumo energetico rispetto alle stufe alogene. Consumo energetico che rimane comunque inferiore alle stufe elettriche tradizionali.
Infine troviamo le stufe ad infrarossi, che possiedono la resistenza che si scalda in un componente in ceramica. In questo modo le stufe ad infrarossi possono utilizzare radiazioni elettromagnetiche per direzionare il calore. Rispetto alle stufe elettriche tradizionali, oltre al consumo energetico minore, il calore non viene disperso nell’aria. Grazie alle, appena citate, radiazioni elettromagnetiche, le stufe ad infrarossi riscaldano direttamente tutto ciò che è presente nella loro area di copertura.

Tuttavia, oltre ai costi sulla bolletta, bisogna considerare anche i costi di acquisto. Mentre una stufa alogena o al quarzo può variare tra i 30 e i 400 euro, le stufe ad infrarossi possono essere più costose. Bisogna trovare quindi un’opzione che permetta di ridurre la bolletta energetica senza esagerare con il prezzo di acquisto.

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Pubblicato da
Tanas Simone