Quando si osserva il parabrezza di alcuni modelli d’auto, talvolta si nota la presenza di piccoli puntini neri lungo il bordo inferiore o laterale. A differenza di quanto si possa credere, non sono presenti solo per motivi estetici, ma hanno una funzione molto importante legata alla sicurezza e alla gestione della guida.
Ogni elemento installato su un’auto è infatti pensato con cura e ha un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza del conducente e dei passeggeri. I puntini neri sul parabrezza, noti come “frit”, sono in realtà una striscia composta da ceramica vetrificata. Questi proteggono il sigillante del parabrezza dai dannosi raggi solari, che potrebbero compromettere la sicurezza del vetro nel tempo.
Il parabrezza è uno degli elementi più esposti dell’auto ed è fondamentale per una guida sicura, poiché assicura una visibilità ottimale. L’esposizione ai raggi solari può danneggiare la tenuta del vetro con il passare degli anni. I puntini neri agiscono però come una barriera protettiva, prevenendo danni e garantendo una maggiore durata del parabrezza.
Inoltre, i puntini svolgono un ruolo importante nel comfort alla guida. Proteggono il conducente dall’abbagliamento causato dalle luci
e dai fari provenienti dalla direzione di un’auto opposta. Ciò è particolarmente utile durante la notte, quando i riflessi luminosi possono essere fastidiosi e distrarre il conducente. Grazie ad essi, si riduce l’impatto visivo, garantendo una guida più sicura e confortevole. In alcuni casi, possono essere anche utilizzati per condurre elettricità, ad esempio, se il parabrezza è dotato di sbrinatore elettrico.Oltre ai puntini sul parabrezza, possono essere presenti anche linee sui vetri laterali, sullo specchietto retrovisore e su altri vetri dell’auto. Queste servono a facilitare il trasferimento del calore, evitando l’appannamento dei vetri e consentendo una visibilità ottimale per il conducente.
Ma perché non tutte le auto li posseggono? Per alcuni semplici motivi legati a: