Il fenomeno Fleximan continua a scuotere le fondamenta della sicurezza stradale in Italia, con una persistenza che sembra sfidare ogni sforzo da parte delle autorità per contenerlo. Nonostante le numerose segnalazioni, dichiarazioni e interviste, le istituzioni competenti si ritrovano ancora di fronte a questo trend di “abbattimento degli autovelox“.
L’ultimo atto di vandalismo ai danni di un dispositivo di controllo della velocità è avvenuto lungo la statale 26 che conduce verso Ivrea, nel territorio del Torinese. L’intervento delle autorità locali ha comportato la disattivazione della postazione fissa, posizionata strategicamente lungo questa importante arteria stradale, poco distante dall’ingresso alla città di Ivrea.
Il ritorno di Fleximan
I perpetratori, agendo con premeditazione, hanno compromesso il sostegno strutturale utilizzato per l’installazione del dispositivo, impiegando utensili appositamente scelti per il compito. Una volta completato l’atto vandalico, gli strumenti utilizzati sono stati abbandonati nei campi adiacenti alla strada. Attualmente, le forze dell’ordine locali di Ivrea sono attivamente impegnate nelle indagini necessarie per individuare e perseguire i responsabili di questo grave reato.
Il fenomeno Fleximan, ormai dilagante su scala nazionale, ha visto un incremento significativo nel numero di autovelox danneggiati nel corso degli ultimi mesi. Tra dicembre e gennaio, sono stati registrati ben otto casi di danneggiamento attribuibili a “Fleximan”. Questa serie di atti rappresentano innegabilmente un atto di vandalismo e costituiscono un danno diretto per l’intera collettività, dato che il costo di riparazione e sostituzione di tali dispositivi viene sostenuto con le tasse dei cittadini.
Incoraggiare o supportare pubblicamente Fleximan può avere serie conseguenze legali. L’apologia del reato è punibile per legge e può portare a denunce da parte delle autorità competenti. Inoltre, è incluso l’intervento delle forze dell’ordine per perseguire coloro che promuovono o partecipano a tali azioni illegali, anche attraverso i social media.
La lotta contro il fenomeno Fleximan rappresenta una sfida complessa per le autorità. Quest’ultime, infatti, devono bilanciare la sicurezza stradale con il rispetto dei diritti civili e la tutela della legalità. È necessario un impegno congiunto da parte di tutte le parti interessate per trovare soluzioni efficaci che contrastino questo tipo di comportamento vandalico. Solo così è possibile assicurare sicurezza nelle strade per tutti i cittadini.