Dopo il blocco dei servizi VAS da parte di tutti gli operatori telefonici, a seguito delle normative introdotte dall’AGCOM, ora le società si sono inventate un nuovo metodo per poter portare avanti i loro piani truffaldini. Approfittando della possibilità fornita agli utenti di pagare servizi e app attraverso il credito telefonico oltre alla carta di credito, abbonamenti indesiderati vengono camuffati da banner pubblicitari. Attraverso quest’ultimi svuotano, in poco tempo, il credito residuo delle vittime malcapitate.
Le vittime di questo raggiro, cliccando sui finti banner, attivano senza saperlo un servizio in abbonamento che viene confermato tramite un SMS. Questo viene inviato dalle stesse società in questione durante la notte. In questo modo la vittima
non può retrocedere al contratto in breve tempo e la truffa va avanti. Già a partire dai primi addebiti vengono prelevate somme elevate che vanno da 5 a 10 euro. Ed è questo il motivo per cui vengono definite truffe svuota credito.Una volta avvenuto tutto questo, il risveglio per chi è caduto in questa trappola, è davvero spiacevole, anche se spesso passano alcuni giorni prima che l’utente si renda conto del danno subito. Questo tempo è ciò che serve per perdere parte del credito residuo del piano tariffario. Come si può facilmente capire, gli operatori telefonici, tra cui TIM, Vodafone e WindTre, non sono responsabili di questi addebiti e se ne dissociano completamente.
Occorre per questo prestare molta attenzione quando si naviga online con il proprio smartphone. Finire nelle mani di questi truffatori è fin troppo facile, ma uscirne risulta un po’ più impegnativo. La prima cosa da fare è contattare il proprio operatore telefonico e bloccare gli addebiti. Successivamente bisogna segnalare tutto alla Polizia Postale, tramite la pagina dedicata, così da aiutare le autorità nella lotta a queste truffe svuota credito davvero pericolose insieme agli attacchi phishing sempre più diffusi.