Il bollo auto è una delle tasse che gli italiani sono obbligati a versare durante l’anno, e rappresenta una delle più odiate, insieme al canone Rai.
In realtà non si tratta di un’imposta esclusivamente italiana, visto è presente anche in altre nazioni come Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.
In generale è una tassa che obbliga qualsiasi proprietario di un veicolo a versare un contributo annuale. Il bollo si paga in virtù del possesso del mezzo, e non del suo utilizzo, di conseguenza ci si può ritrovare a pagare anche per un’automobile ereditata e mai utilizzata. Le modalità e i costi cambiano in base al paese e anche in base alla regione.
Sì perché il bollo auto è una tassa di competenza regionale. Sono le regione a decidere le esenzioni, gli importi e le modalità di pagamento. Con i soldi versati annualmente da tutti i proprietari di veicoli si procede a finanziare la manutenzione stradale.
Il pagamento del bollo è obbligatorio e difficilmente eludibile. Il suo mancato versamento prevede infatti delle multe molto salate.
Ci sono tuttavia alcune categorie che sono esenti da quest’imposta e che pertanto non sono obbligate a pagarla.
Le categorie esenti sono le seguenti: chi usufruisce delle Legge 104, quindi soggetti con accertate disabilità e i cargiver; i veicoli che possiedono più di 30 anni, questi sono completamente esenti e sono unicamente obbligati a versare una tassa di circolazione forfettaria; i veicoli storici con più di 20 anni e meno di 30 hanno una riduzione del 50% del bollo.
Discorso a parte per quanto riguarda le automobili elettriche o ibride. Quest’ultime infatti sono beneficiate dell’esenzione del bollo per i primi 5 anni dall’immatricolazione. Tuttavia ci sono delle regioni come la Lombardia e il Piemonte che estendono l’esenzione a tutta la vita.
Per informarsi meglio sulla possibilità di ottenere o meno l’esenzione è consigliabile visitare i siti appositi delle regioni di appartenenza.