Tutti gli esseri umani nelle loro vene hanno il sangue che scorre, si tratta di un tessuto connettivo liquido che svolge il vitale compito di trasportare ossigeno, nutrimento e ormoni ai vari tessuti consentendo un funzionamento regolare di tutti i sistemi d’organo necessari al nostro organismo, quest’ultimo è composto da una parte liquida definita plasma e da una parte corpuscolata composta da globuli rossi, bianchi e piastrine.
I globuli rossi, rossi a causa della presenza del ferro legato dall’emoglobina, sono coloro che trasportano l’ossigeno ai vari tessuti e sono indispensabili, una perdita ematica importante potrebbe infatti portare a morte del paziente coinvolto.
I globuli rossi però non sono tutti uguali, questi ultimi infatti sulla loro membrana presentano delle particolari molecole chiamate antigeni, glicoproteine transmembrana che presentano un residuo diverso che consente di distinguere i globuli rossi in 4 macrocategorie definite come gruppi sanguigni che sono: A,B, AB e 0, con l’ultimo costituito da globuli privi di antigeni e il penultimo che invece li presenta entrambi.
Qual è il più raro ?
I gruppi sanguigni sono importanti poiché in caso di trasfusioni, è necessario trasfondere lo stesso gruppo per evitare reazioni immunitarie potenzialmente fatali, in tal caso serve tenere conto anche del fattore Rh, una proteina che se presente rende il gruppo positivo, se assente invece lo rende negativo.
Ebbene il gruppo più raro è il gruppo AB negativo, mentre quello più diffuso è lo zero positivo, sappiate inoltre che il gruppo zero negativo è in grado di donare a chiunque ed è definito donatore universale, mentre il gruppo AB positivo può ricevere da chiunque, infatti l’assenza di un antigene estraneo non provoca reazione immunitaria, dunque ricevere sangue privo di antigeni è sicuro, a maggior ragione se il nostro organismo li riconosce tutti come propri come nel caso del gruppo AB positivo che può dunque ricevere qualunque sangue se necessario.