Riporre i vecchi telefoni in un cassetto, insieme alla loro confezione originale e agli accessori, potrebbe oggi rivelarsi come custodire un autentico tesoro. Parliamo dei primi dispositivi mobili utilizzati oltre vent’anni fa, quando l’idea di avere Internet su un telefono non faceva ancora parte della nostra quotidianità. In quel periodo, la loro funzione principale era limitata a effettuare chiamate e inviare brevi messaggi, anticipando di gran lunga l’era degli smartphone e trasformandosi ora in oggetti ricercati dai collezionisti. La loro valutazione sul mercato dipende da vari fattori, rendendo alcuni di essi autentiche gemme.
Il fascino dei telefoni vintage
Uno dei telefoni più iconici di questa epoca è il Nokia 3310, lanciato nel 2000. Con oltre 126 milioni di unità vendute, ha conquistato il cuore di molti utenti e è diventato un simbolo della telefonia mobile di quel periodo. Oggi, un Nokia 3310 in buone condizioni, funzionante e completo di confezione e manuale, può superare i 400 euro nelle aste online. Un altro pezzo da collezione è l’iPhone 2G, il primo modello lanciato nel 2007 da Steve Jobs. Un esemplare sigillato e mai attivato può raggiungere prezzi tra i 15 e addirittura 20mila euro.
Il Motorola StarTAC, noto per la sua apertura a conchiglia e lanciato nel 1996, è un altro dei telefoni che oggi potrebbero valere una piccola fortuna. Una versione in ottime condizioni con LED rossi può superare i 200 euro sul mercato delle collezioni. Il Nokia 9110i Communicator, caratterizzato dal suo meccanismo a libro e tastiera fisica, è un altro modello molto ricercato, con un esemplare in buono stato che può raggiungere i 1000 euro.
Collezionare ricordi Hi-Tech
Infine, l’HTC One M7, il primo dispositivo Android in grado di competere con gli iPhone, potrebbe oggi essere considerato un pezzo raro e introvabile. Chi possiede ancora un HTC One M7 potrebbe rivenderlo con successo, con prezzi che possono arrivare anche a 500 euro. In un’epoca dominata dalla tecnologia sempre più avanzata, questi telefoni del passato dimostrano che il valore può emergere anche dalla nostalgia e dalla rarità, offrendo ai collezionisti l’opportunità di possedere autentiche testimonianze di un’era ormai passata.