Il mese scorso Musk ha annunciato che Neuralink aveva impiantato il suo primo chip in una persona. Non ha fornito alcun dettaglio specifico su questo processo e i suoi risvolti. Tuttavia, la società ha pubblicizzato a lungo l’intervento chirurgico, eseguito da un robot, per impiantare il chip su un paziente con quadriplegia. Ed è proprio questo paziente ad aver già riscontrato i primi benefici. “I progressi sono promettenti. Il paziente sembra essersi ripreso senza effetti negativi di cui siamo a conoscenza ed è in grado di controllare il mouse e muoverlo sullo schermo semplicemente pensando.”
Il lavoro principale di Neuralink adesso consisterà nel rendere il chip capace di eseguire anche comandi più complessi
. “Stiamo cercando di ottenere il maggior numero possibile di pressioni possibili dei pulsanti con la sola forza del pensiero. Vogliamo avere più di due semplici pulsanti. Quindi stiamo cercando di fare progressi su questo fronte. Ma nel complesso sembra andare tutto nel verso giusto”.Neuralink ha ricevuto l’approvazione poco prima di impiantare il suo primo chip, a settembre. Musk ha affermato che il sistema si chiama “Telepatia”, senza svelare granché sugli effettivi test adottati sui pazienti che decidono di sottoporsi all’intervento. L’unica cosa certa è l’adozione di un robot per l’implementazione del chip. Musk ha grandi ambizioni per Neuralink, punta a trattare anche condizioni come l’obesità, l’autismo, la depressione e la schizofrenia. Nonostante gli esiti promettenti, l’azienda ha dovuto affrontare ripetute richieste di controllo sui suoi protocolli di sicurezza. Reuters ha riferito il mese scorso che l’azienda è stata multata per aver violato le norme del Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti relative al movimento di materiali pericolosi.