Un problema tecnico con le telecamere di videosorveglianza intelligenti Wyze ha esposto le case di migliaia di persone. Circa 13.000 utenti sono coinvolti in questa grave interruzione del servizio offerto dalla società che si è verificata la scorsa settimana, colpendo per diverse ore ogni singola smart camera.
Gli utenti Wyze hanno riscontrato dei problemi improvvisi con l’app dell’azienda. Nell’app è possibile visionare le immagini della propria casa in miniatura. Più di 1.500 dei 13.000 utenti hanno visto nella propria app le immagini di case altrui e le hanno guardate, ingrandendo l’immagine o riproducendo un video catturato dalla fotocamera di un altro utente. “Sono stato osservato da qualcuno”, spiegano alcuni, “Sono scioccata. Sono una ragazza di 23 anni e mi stavo preparando per andare al lavoro durante l’interruzione delle videocamere di sorveglianza, sono così disgustata e sconvolta. Ho già cancellato il mio account, ma mi sento così violata”.
Wyze, fuga di immagini in seguito ad un disservizio che si è verificato nei giorni scorsi
Gli utenti di Wyze sono stati informati dei problemi tramite una serie di e-mail. La società con sede negli USA ha attribuito parte della colpa al suo provider di web hosting Amazon Web Services (AWS). “L’interruzione ha avuto origine dal nostro partner AWS e ha bloccato i dispositivi Wyze per diverse ore”. “Siamo molto dispiaciuti per la frustrazione e la confusione che ciò ha causato”. Wyze ha aggiunto che la confusione dei feed della telecamera una volta terminata l’interruzione è stata il risultato di una “libreria client nella cache di terze parti” recentemente integrata al servizio offerto. “La libreria è andata in tilt per il carico di utenti improvvisamente scollegati e poi tornati online”.
ID dei dispositivi e rispettive mappature sono state confuse portando poi allo scambio di immagini tra diversi utenti. L’azienda ha aggiunto un “nuovo livello di verifica” per evitare che il problema si ripeta. Non è la prima volta che le telecamere intelligenti vengono compromesse negli ultimi anni. Nel 2020, i proprietari di fotocamere intelligenti collegate agli account Google hanno riferito di aver visto immagini delle case di altre persone, comprese immagini di bambini che giocavano con i giocattoli e di un bambino che dormiva in una culla.