Recentemente, è stato segnalato un problema che coinvolge Netflix sul suo Samsung Galaxy S22, evidenziando una bassa definizione sia durante lo streaming che nel download dei contenuti. Il motivo di questa problematica risiede nel Digital Rights Management (DRM) di Google, noto come Widevine, il quale gestisce le autorizzazioni per la visione dei contenuti. Widevine offre diversi livelli di protezione, e il passaggio accidentale dal livello L1, garantendo la visione in Full HD, al livello L3, che consente solo la visione in definizione standard, è la causa principale del problema.
Il dilemma della definizione
Gli utenti attenti alla qualità hanno immediatamente notato il calo di definizione, soprattutto su uno schermo di alta qualità come quello del Galaxy S22. È importante sottolineare che questo passaggio a bassa definizione avviene in modo del tutto casuale, ma quando si presenta, l’unica soluzione nota per ripristinare la visione in Full HD su Netflix è cancellare i dati e la cache dell’app, riavviare il telefono, reinstallare l’applicazione e accedere nuovamente.
Samsung ha confermato che il problema è noto e il reparto R&D sta indagando sulle possibili cause. La problematica sembra essere randomica e non limitata solo ai dispositivi Samsung, ma coinvolge anche altri smartphone Android, come Xiaomi, OPPO, Nothing e OnePlus. In tutti questi casi, la transizione dal certificato L1 a L3 richiede lo svuotamento della cache e una reinstallazione completa per ripristinare la visualizzazione in Full HD.
Il carattere casuale del problema rende estremamente difficile il processo di debug, e le aziende coinvolte sembrano essere in una sorta di stallo, con Netflix che attribuisce le colpe ai telefoni e i produttori dei telefoni che accusano Netflix. La questione è complessa e ancora in fase di risoluzione, con entrambe le parti che sembrano scaricarsi le responsabilità.
Affrontare le complicazioni dei problemi
È innegabile che il problema esista, e molte persone potrebbero non essersene accorte a causa della casualità degli episodi o della mancanza di sensibilità nei confronti della qualità video. Suggeriamo a tutti gli utenti di controllare nelle impostazioni di riproduzione se Widevine utilizzato da Netflix è configurato come L1 o L3. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa questione, sperando in una soluzione tempestiva da parte delle aziende coinvolte.