Google, in collaborazione con l’organizzazione no-profit Environmental Defense Fund (EDF), sta per lanciare un satellite innovativo, il MethaneSAT.
Questo satellite, equipaggiato con tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, mira a rivoluzionare la nostra comprensione e la nostra capacità di affrontare le perdite di metano sulla Terra.
Con il suo lancio previsto per i primi giorni di marzo tramite un razzo Falcon 9 di SpaceX, il MethaneSAT promette di offrire una visione senza precedenti delle fonti e delle distribuzioni delle emissioni di metano.
Una volta in orbita a 525 km di altezza, il MethaneSAT utilizzerà spettrometri e software sofisticati per rilevare le sottili fuoriuscite di metano provenienti dagli impianti di estrazione di petrolio e gas in tutto il mondo.
Questa tecnologia avanzata consentirà di individuare non solo le concentrazioni di perdite, ma anche di mappare le aree più ampie dove i gas si diffondono.
Attraverso l’uso degli algoritmi di rilevamento delle immagini di Google, il satellite creerà la prima mappa globale completa delle infrastrutture del settore petrolifero e del gas. Evidenziando i punti critici dove si verificano più comunemente le perdite.
L’urgenza di affrontare le perdite di metano
è alimentata dalla consapevolezza che il metano contribuisce significativamente al riscaldamento globale.Una volta raccolti e analizzati i dati dal MethaneSAT, l’EDF utilizzerà il sistema globale di allarme e risposta al metano delle Nazioni Unite per veicolare queste informazioni ai governi e ai responsabili politici.
Questo consentirà loro di prendere misure concrete per affrontare le fonti di perdite di metano identificate. Steve Hamburg, capo scienziato dell’EDF, ha confermato che i primi dati e le prime immagini dal satellite saranno disponibili all’inizio dell’estate.
Insomma, il lancio del satellite MethaneSAT rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il cambiamento climatico. Utilizzando la tecnologia satellitare e l’Intelligenza Artificiale, siamo sulla buona strada per identificare e affrontare in modo più efficace le fonti di perdite di metano. Contribuendo così a mitigare l’impatto delle emissioni di gas serra sull’ambiente globale.